La Dieta d’Autunno del Ducato dei Vini Friulani: investiture, memoria e promozione del territorio.
Il 25 ottobre, nel salone della Fondazione Friuli, si è tenuta la Dieta d’Autunno del Ducato dei Vini Friulani, guidata dal Duca Alessandro I, al secolo Alessandro Salvin. Un appuntamento solenne e conviviale che rinnova il legame tra cultura, tradizione e territorio, con il vino friulano come protagonista e simbolo identitario. Durante la cerimonia sono stati nominati cinque nuovi Nobili del Ducato: Liviano Calabrò, Ilario Cappellazzo, Manuela Celotti, Anna Cragnolini, Valter Vecchiato e Gianfranco Turchetti. e Alessandro Dri Nobile Onorario. Le loro storie testimoniano l’impegno nella valorizzazione del patrimonio vitivinicolo regionale, ma anche nella promozione culturale e sociale del Friuli Venezia Giulia. Momento centrale della Dieta è stata la consegna del Premio “Ricordo Isi Benini” 2025 a Enos Costantini, autore e ricercatore che ha dedicato la vita allo studio della viticoltura friulana. Le sue opere, tra cui “Tocai e Friulano” e “La vite nella storia e nella cultura del Friuli”, rappresentano strumenti preziosi per comprendere il profondo intreccio tra agricoltura, paesaggio e civiltà. A lui, il Ducato ha voluto rendere omaggio per una carriera spesa nella divulgazione e nella difesa della cultura contadina, fondamento dell’identità regionale. Oltre alla celebrazione, la Dieta si conferma un momento di confronto e di promozione del territorio. Il Ducato dei Vini Friulani, con le sue iniziative, si pone come custode della memoria e motore di sviluppo, sostenendo produttori, studiosi e ambasciatori del gusto. Attraverso investiture, premi e incontri, l’istituzione contribuisce a rafforzare la rete tra comunità, tradizione e innovazione, valorizzando il vino friulano non solo come prodotto d’eccellenza, ma come linguaggio universale di identità e appartenenza. La cerimonia si è conclusa con un brindisi collettivo, simbolo di continuità e gratitudine. Un gesto semplice ma carico di significato, che celebra la terra e le sue genti, nel segno della qualità, della cultura e della condivisione. Il Ducato dei Vini Friulani rinnova così la propria missione: custodire le radici per proiettare nel futuro il valore del vino e della tradizione friulana.
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