27 Ottobre 2013
Il discorso del Duca Piero I°
Eccoci nel Forum Julii, nel cuore della regione Giulia, proprio quella fondata da Giulio Cesare oltre 2mila anni fa , qui sulle sponde del Natisone , nell’attuale Cividale, cuore antico di quello che poi, per effetto del tempo e delle complicate vicende storiche, sarebbe diventato il nostro Friuli.
Il Ducato del vino che trae il nome e l’ispirazione dal ducato longobardo è particolarmente legato a questa città che stasera ci ospita in preludio della dieta di Dolegna del Collio, e di questa ospitalità siamo grati. Anzi chiediamo al sindaco, Stefano Balloch di portarci il suo saluto ufficiale….
PERCHE’ DOLEGNA DEL COLLIO
Prima di passare alla cerimonia permettetemi ora di illustrare perché il Ducato (nella scia di una decisione presa anni orsono che tendeva ad effettuare le diete anche fuori dalla sede sociale) ha voluto scegliere Dolegna del Collio come meta di questa nostra 86ma solenne riunione ufficiale. La prima ragione è che Dolegna da sola evoca nel nome eccellenze enoiche e vanta un numero di produttori assolutamente incontestabili sul piano della qualità. Questi produttori attraverso il Comune e la pro Loco hanno manifestato il desiderio di avere tra loro il ducato e domani tutto il comune di Dolegna sarà percorso in lungo e in largo, azienda per azienda, dagli enoturisti di sapori in cantina, un evento che ogni anno riscuote maggior successo.
Alla corte e al Duca è sembrata ottima cosa dare l’avvio a tale manifestazione con la grande cena di stasera, preceduta dalla degustazione, Al sindaco di Dolegna Diego Bernardis, …. Al presidente della pro loco Carlo Comin, a tutti i produttori vada dunque il nostro incoraggiamento e il nostro plauso.
VITA DEL DUCATO
Ciò detto consentitemi di parlarvi un po’ del nostro Ducato che continua a vivere un momento di trasformazione e di consolidamento sempre al fine di far giungere intatto ai posteri il suo patrimonio di ideali, di cultura, di spirito, pur con le innovazioni che il tempo ha reso necessarie in un mix di conservazione e rinnovamento.
Stasera siamo meno numerosi del solito per vari motivi, ma vi assicuro che il Ducato gode di buona salute testimoniata dall’attività svolta e da quella in svolgimento.
Pertanto ringrazio a nome di tutti voi chi ha permesso tutto ciò e innanzitutto la Corte ducale, il tesoriere, la segretaria, i maestri dei conti, i senatori e tutti i nostri collaboratori. Mia moglie in primis che, ve lo ricordo ancora, è la prima che mi dà una mano insieme a tutta la corte, al tesoriere Michele, la segretaria, Michela, Claudia, la cerimoniera, i maestri dei conti.
Quest’anno, per la prima volta, il Ducato ha affrontato l’attività curricolare senza un euro di finanziamento pubblico. Ciononostante, basandosi sulle sole risorse provenienti dalle quote versate dai nobili e da un paio di sponsor privati, la Banca di Manzano e quella di Cividale, che ringraziamo, ha portato a buon fine gli impegni
AI GIOVANI
Anche quello verso i giovani, che hanno bisogno di essere condotti per mano verso il bere consapevole e responsabile, verso l’assunzione del vino come alimento in quanto parte integrante della cucina tradizionale friulana e italiana nonché
Il vino non è una bevanda facile, come tutti gli alimenti di grande personalità, bisogna saperlo gestire. Bere il vino esige padronanza di sé stessi. Bisogna sapersene servire per non diventarne schiavi. Ma alla fine si può dire che chi sa gestirsi il vino sa gestire anche la propria vita.
La nostra campagna di educazione al bere va avanti da quattro anni e ha visto ormai più di 1.000 ragazzi dell’università di Udine, Trieste e Gorizia partecipare attenti e interessati agli aperitivi guidati da esperti enologi, produttori, medici, agenti della Polstrada. In questa sede ringrazio l’Istituto Renati e Renata Qualizza che continuano a rendersi protagonisti di tutta l’organizzazione. Ringraziamo i produttori che sono venuti a spiegare il vino ai ragazzi e che si sono trovati d’accordo nel valutare l’esperienza positiva e gratificante. Noi continuiamo a sperare che gli aperitivi guidati si generalizzino e vengano copiati da altri.
Sono iniziative che forse non danno un risultato commerciale immediato, ma informare i giovani e giovanissimi è l’unico modo efficace per combattere la “demonizzazione” del vino che i media stanno mettendo in atto. Per questo la primavera scorsa abbiamo portato i dati dei nostri incontri in un grande convegno nazionale a Gradisca, con autorevoli esperti, ove abbiamo esposto e spiegato i numeri e la sintesi di quanto fatto. Il convegno ha avuto una buona risonanza ed ha così interposto una serie di dati precisi tra il pubblico e quei media che incolpano il vino di ogni incidente stradale del post discoteca.
Educazione al Bere continua anche quest’anno, con le poche risorse che ci sono, ma con l’entusiasmo di tutti noi ed in particolare dell’Istituto Renati, di esperti, produttori e volontari che, coordinati da Renata Qualizza, si sobbarcano l’onere di organizzare gli aperitivi guidati.
La prossima stagione, se, come pensiamo, potremo di nuovo godere di un finanziamento regionale riporteremo Educazione al bere anche nell’ambito dell’università di Trieste. La nostra instancabile Rossana Bettini è già pronta per organizzare là gli eventi
IN ITALIA E ALL’ESTERO
Sul piano delle attività esterne dobbiamo ancora dire che, grazie a Friuli nel Mondo, e a Carlo Casarsa, nonostante la povertà di risorse, s’è potuta svolgere anche una modesta attività internazionale. Nella primavera scorsa una piccola delegazione s’è recata a Salvador de Bahja, in Brasile, in occasione della locale fiera del turismo, ed ha insignito dalla nobiltà ducale il presidente dello Stato di Bahja, il ministro del turismo, e il sindaco di Prado, gettando le basi per la creazione colà di una contea che già si annuncia vivace partecipativa.
Il 9 novembre faremo nobile il sindaco di Orvieto, che è friulano, nel corso di una manifestazione là organizzata dalla contea Roma, il 16 novembre parteciperemo a Milano ad una degustazione organizzata dalla delegazione milanese del ducato, Chi vuol venire si prenoti. Si parte in corriera da Udine la mattina e si torna la sera,
PROSSIMI APPUNTAMENTI
Il 23 novembre avremo l’agape del Cinghiale dalla nostra segretaria Michela a Pulfero.
Nel frattempo i nostri amici di Muzzana prepareranno la festa del tartuto che abbiamo tenuto a battesimo qualche anno fa e che nel tempo si è sviluppata con -………….
Il 1° dicembre il nostro Giorgio Colutta porterà la voce del Ducato a Hong Kong dove nell’ambito della festa di quel fogolar si terrà una degustazione di vini friulani. E ciò al fine di iniziare un percorso capace di portare alla fondazione di una nostra contea a Hong Kong, porta della Cina.
L’anno si chiuderà in gloria il 20 dicembrecon la tradizionale agape di Natale che si terrà, come sempre, dal nostro benemerito Aldo Morassutti a Gradiscutta che non può eesere presente stasera ma vi saluta tutti
Stasera nel ristorante, agli aperitivi, troveremo in degustazione la rassegna dei vini dei produttori di Dolegna, e in mostra l’opera d’oreficeria del nostro nobile, maestro Piero De Martin.
UN USIGNOLO CANTA PER NOI
Come vedete da stasera in poi sarà un susseguirsi di impegni gastro enologici all’altezza dei nostri palati. E, in fondo, guardandovi uno a uno, cari nobili, sia detto senza offesa, si capisce che nessuno di voi è cliente della mensa comunale, anzi siete intenditori ai quali proporre scelte di alto livello a volte persino anche difficili.
Non siamo il popolo dei Fast Food e senza nulla togliere ai frequentatori dei fast food sappiamo che i nostri menù presuppongono palati importanti, gusti maturi, sicuri e stasera, il nostro Sgubin, a Mernico AL CJANT DAL RUSIGNUUL ci proporrà una cena degna di noi.